Da In finding love : Deling II

~ Stamattina, nemmeno so spiegarmi il perché, sono andato nella stanza rosa, appena tornato, per l’ultimo regalo alla mia bambina. L’ho trovata –li ho trovati che dormivano tranquilli. Non mi aspettavo di vederli dormire insieme -anche se non avevo dato nessuna disposizione ad Elinor, e francamente non so spiegarmi perché pensassi che dormissero in camere separate. Si amano, no? Si sposeranno…
Non mi sono mai fidato di Squall, eppure stamattina la sua tenerezza verso Rinoa mi ha………commosso, quasi. Sono entrato piano piano per non svegliarla e quando l’ho vista accoccolata contro di lui, con il sorriso più tranquillo del mondo, che dormiva pacifica, non ho potuto fare a meno di pensare che anche in questo caso mia figlia c’ha visto meglio di me. E poi lui ha aperto gli occhi, mi ha colto sul fatto; ma non ha fatto nulla se non sorridere, tirare un po’ più le coperte su Rinoa, e tornare a dormire stringendola un po’.
E più li guardavo, quando ho lasciato la formina di cera al solito posto per la mia bambina, più mi sembravano sereni e innamorati, più mi sembravano…………….tutto quello che ho mai potuto desiderare, per Rinoa. Anche se si trattava di Squall……..
Non so perché non mi piaceva, lui. ~

~ Pensavo che Rinoa andasse protetta. Pensavo fosse mio dovere proteggerla più di quanto avessi potuto fare con sua madre e il problema, forse, è stato che pensavo di doverla proteggere da me. Invece avrei dovuto pensare che era la menzogna che l’avrebbe ferita. Avrei dovuto pensare che avevo davanti una bambina ferita che si trovava all’improvviso senza la mamma che adorava, e che aveva bisogno di stare con suo padre per superare quel dolore. Avrei dovuto pensare che Rinoa non meritava di stare con una donna estranea solo perché io avevo paura di perdere anche lei.
Anzi; è stato proprio per questo che l’ho persa. E so che devo essere grato ad un uomo che disprezzavo per aver avuto la possibilità di averla qui davanti oggi, disposta a sentire la mia spiegazione e a crederci, senza bisogno di controllare i documenti non ufficiali che tengo nascosti ancora più degli altri. So che devo essere grato a Squall se oggi Rinoa mi ha detto che si sta creando una famiglia e vuole che io ne faccia almeno un po’ parte….so che se non ci fosse stato lui, accanto a lei, Rinoa non avrebbe mai trovato il coraggio -la forza di entrare in questa stanza.
Gli devo essere grato di questa seconda possibilità, che mi sembra di poter avere anche con mia moglie.
Julia…..
La mia Julia adorata, che fuggì quella sera senza riuscire ad ascoltarmi, promettendomi nel dolore che mi avrebbe ascoltato, quando sarebbe stata in grado di farlo. La mia Julia adorata che uscì con le lacrime per la rabbia, con una promessa per me, l’uomo che l’aveva più ferita, sulle labbra…e poi non è più potuta tornare a sentire cosa avessi da dirle.
La mia Julia adorata che mi abbandonò quando più avevo bisogno di lei.
Quando Rinoa aveva più bisogno di lei. ~

~ Non so davvero come andrà a finire, Julia. Non ho più davvero il controllo di niente e Rinoa….Rinoa è grande, oramai, e ha trovato la sua strada. Nulla che io possa -che io voglia ostacolare. So già che sarà lei ad accettarmi come vorrà e quando vorrà, e tutto quello da cui sarò escluso andrà bene. So che me lo merito; so che mi son guadagnato ben poco in questi anni, in cui le ho riservato freddezza e l’ho costretta a cercare calore altrove.
Ma non importa. Tutto quello che potrò avere è già abbastanza, è già più di quanto potessi sperare.
L’unica cosa che desidero ora è la tua comprensione, Julia. Non il perdono, non mi aspetto tanto; ma la comprensione, l’ascolto…..il fatto che tu mi venga a trovare nei sogni, questo sì.
Ma quando sarai pronta tu.
……………………………………………………………..
Prometto che ti piangerò come meriti. E non più chiudendomi qui dentro evitando il giudizio del mondo, le parole di conforto false e melliflue così come quelle sincere. Non ha senso. Tu non l’avresti voluto, avevi così tanta vita addosso che non potevi desiderare, per quanto fossi infuriata con me allora, che mi chiudessi in una prigione di vetro a fissare il giardino in cui giocavi con la piccola, o ad accarezzare fotografie annegando di colpa.
E prometto anche che ti ricorderò come meriti….viva, solare, sorridente e bellissima, magari mentre suoni il pianoforte, e io e Rinoa che fingiamo di ballare….ma sempre viva, reale, non più pallida e immobile come ti ho vista l’ultima volta.
Ricordo, ancora adesso, che avevi un sorriso sul volto. Avevi visto la tua vita passarti davanti, Julia? Era normale tu ne fossi orgogliosa e felice. Avevi fatto così tanto in quel poco tempo, cancellato i ricordi di una guerra orribile e inutile con la tua canzone, avevi amato, avevi avuto Rinoa, eri così impegnata in qualsiasi cosa…non potevi non sorridere di tutto quello che era stato. Vorrei tanto, sai, che tu avessi potuto fare di più, avere ancora davanti tutto il tempo che meritavi….e che io sento di averti portato via, e non so come mitigare questa colpa. Dovrò aspettare, mmmh? Hai promesso e io so che manterrai la promessa.
E ti prometto, anche, che io e Rinoa, il giorno del suo matrimonio, faremo in modo che la tua mancanza sia sentita come tu avresti voluto.
E prometto che ti aspetterò….quando vorrai.
Foss’anche questione di anni. ~

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