- Dimensioni del testo +
LE GIOIE DELLA PATERNITA'
4. L'uomo dei libri (Zell/ragazza con la treccia)

Irene fissò torva il suo compagno, mettendolo così in imbarazzo che lui fu costretto a guardare altrove.

"Adesso tu cambi quel bambino, perché io voglio vedere come te la cavi."

"Ma se faccio una promessa?"

"Tipo?" chiese lei, comunque poco convinta.

"Tipo, che quando sarà grande non gli tatuerò la faccia..."

Lo sguardo da torvo si fece omicida.

"Ok, come non detto..."

L'idea era stata veloce, ma si poteva prenderla in considerazione - cioè: se lui faceva casino nel cambio pannolino, lei non l'avrebbe lasciato lì da solo col bambino, giusto? Felice di aver concepito tale genialata, Zell si accinse a incasinare il pannolino di suo figlio - ovviamente quello pulito.

Ma prima doveva togliere quello sporco.

Stava per mettere quello pulito e si sentiva già vittorioso, quando Irene sibilò, "ma che cosa fai?!"

"Uh?"

"La cremina?"

"Uh?"

A questo punto Irene era estremamente sconsolata, e decisa a prendere una baby-sitter per il piccolo e per il suo compagno, che sembrava veramente fesso lì in piedi con quella faccia confusa.

"Lascia, faccio io... ma dico, non ti sono serviti tutti i libri che hai letto?"

Silenzio.

"Non li hai letti, vero?"

Silenzio.

Sguardo torvo-omicida.

"Il prossimo cambio pannolino tocca comunque a te... e non pensare nemmeno a tatuargli la faccia!"

Zell tornò sconsolato a spaparanzarsi sul divano, ma si riebbe subito - in fin dei conti, se avesse letto libri sui tatuaggi, magari...

"...e soprattutto non pensare che basti leggere dei libri per tatuargli la faccia!"

Ok, come non detto.

*****
Nota dell'autrice: non è venuta granchè, ma va bene così :) Grazie a Maki per il nome della ragazza XD

Devi login (register) per poter lasciare un commento.