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LE GIOIE DELLA PATERNITA'
3. Treni e ostaggi
(Selphie/Irvine) 

"O ti muovi, o mi metto a cantare la canzoncina dei treni!" 

Comunque non era giusto che lui non potesse nemmeno avvicinarsi al suo fucile - per legittima difesa! - e lei potesse minacciarlo di ucciderlo con quella canzone orrenda. Come se non bastasse sentirla tutte le volte che usavano un treno! 

Si avvicinò al bambino, cercando di capire da dove iniziare. Il marmocchio però faceva un gran fracasso - e Selphie era una madre snaturata, non si lasciava mica piangere un bambino così! Ma uno sguardo alla sua tenera e dolce mogliettina lo convinse che era meglio tenersi il commento per sè. 

Aprì gli adesivi che tenevano chiuso il pannolino, ma si arrese immediatamente. 

"Non posso farcela!" 

"Irvine Kinneas!" 

"Non posso farcela! E poi, ti prego, portalo dalla Kadowaki, questo bambino sta... marcendo!" 

Per tutta risposta lei afferrò il suo cappello da cowboy, battendo con un piede per terra. Ok, Selphie era arrabbiata, e parecchio. Sarebbe bastata una canzoncina del treno per calmarla? 

"Cambia tuo figlio, o ti assicuro che il suo pannolino e il tuo cappello diventano una cosa sola!" 

Ma dov'era il suo fucile quando ne aveva bisogno! 

Lo avrebbe raccontato a chiunque, poteva starne certa. Un'ora dopo tutta la popolazione femminile del Garden sapeva che Irvine si era piegato alla volontà di Selphie, e ne gioiva. Finalmente il cowboy rubacuori piegato alla volontà di una donna, ah-ah! 

La popolazione maschile, invece, era solidale col povero cowboy, costretto a cambiare un pannolino - di un bambino che stava sicuramente marcendo - per la vita di un povero ostaggio, un cappello innocente.

*****
Nota dell'autrice
: finite ;_; Posso dire che mi sono divertita una cifra? XD Servono più crack!challenges al mondo delle fic XD

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