Of hot dogs and desert sands by Ashbear
Summary: Zell, il deserto e tre desideri... cosa potrebbe andare storto?
Categories: Fanfiction Translation Center, Final Fantasy & Kingdom Hearts > Final Fantasy VIII Characters: Altro personaggio, Zell Dincht
Generi: Comico/Parodia
Linee temporali: Post-game
Avvertimenti: One-shot, Traduzione
Challenges: Nessuno
Series: Nessuno
Chapters: 1 Completed:Word count: 3859 Read: 14699 Published: 02/06/16 Updated: 02/06/16

1. Of hot dogs and desert sands by Ashbear

Of hot dogs and desert sands by Ashbear

Disclaimer: Final Fantasy VIII e i suoi personaggi sono proprietà Square-Enix, e vengono qui utilizzati senza scopo di lucro: nessuna violazione del copyright è pertanto da ritenersi intesa.

Premessa dell'autrice: sì, prima di cominciare farei meglio a spiegare... ok, non c'è davvero spiegazione per questa storia. Questa è una delle oneshot più vecchie che dovevo ripubblicare, ma ho riscritto certe parti. Questa è stata scritta originariamente circa nel 2003. Io scapperei se fossi in voi, finché siete in tempo.

OF HOT DOGS AND DESERT SANDS
scritta da Ashbear, tradotta da Alessia Heartilly

"Ciao, mi chiamo Zell."

"Ciao Zell," rispose all'unisono l'assemblea.

"Che cosa ti porta al nostro gruppo questa sera?" chiese il moderatore.

La stanza era piccola, e cercava di dare l'idea di un'atmosfera 'casalinga'. Sedie pieghevoli erano disposte a cerchio, e dodici persone da ogni sentiero della vita si erano raccolte per darsi supporto.

"Perché... ho un problema."

"Che cosa c'è, Zell? Puoi parlarci del tuo problema?" Gli altri lo incoraggiarono, o annuendo in silenzio o con mormorii di supporto. Era ciò per cui il gruppo si incontrava, per aiutarli a capire e a venire a patti con le loro più grandi paure.

"Ho paura di... paura di..."

"Puoi dirlo, sei tra amici."

"Hot dogs."

Rantoli furiosi si sentirono nella stanza. "Signore, siamo un gruppo di supporto per persone con la paura degli animali. La maggior parte di noi ha avuto un tragico incidente o vive nella paura di essere attaccato."

"Sì, questo lo capisco... ma prima che giudichiate, per favore lasciatemi spiegare cosa è successo. È stato tre settimane fa, era una missione di routine. Sfortunatamente, mi sono trovato separato dai miei amici... ero solo... arenato in un deserto arido.

Ero lontano dalla civilizzazione... lontano da una Mensa..."

Ecco la mia storia...

*~*~*~*~*

"Zell, potresti per favore restare con noi," disse Squall in quel tono da 'comandante-davvero-irritato'.

"Lo stavo facendo, ma qualcuno mi ha legato insieme i lacci delle scarpe... ancora." L'esperto di arti marziali guardò duramente Seifer, che sorrise con fare innocente.

"Scioccante," disse Squall senza mai voltare la resta. "Tre volte in una missione sola. Immaginatelo. È un nuovo record, credo."

"Non è giusto. Seifer vive solo per tormentarmi!" Zell parlò velocemente, cercando di montare una specie di debole difesa. Si fermò bruscamente, gesticolando nel tentativo di enfatizzare ciò che stava dicendo. Squall e Seifer si fermarono, ascoltando a metà mentre l'esperto di arti marziali continuava a parlare degli svariati 'incidenti dei lacci delle scarpe'.

"Non so con certezza con chi sono più arrabbiato, se con Seifer perché lo fa o se con te perché ci caschi... tre volte. Macchina militare altamente addestrata, col cazzo."

"Squall, non vale... Seifer era solo... cattivo."

"Sì, posso sentirlo adesso," replicò il Comandante con voce monotona. "Per favore, ufficiale, so che siamo in guerra e tutto... solo non essere cattivo."

"Squall, penso che tu mi stia prendendo in giro."

"Io?" rispose il Comandante rimanendo serio. "Io non prendo in giro. Sono completamente incapace di farlo... non è proprio nella mia natura."

"Certo Squall... chissenefrega." Zell fece un passo avanti prima di cadere di faccia sulla sabbia.

Il Comandante lo guardò scuotendo la testa. "A proposito, mentre eri fermo, Seifer ti ha legato insieme i lacci delle scarpe.... ancora."

Scrollandosi la sabbia di dosso, Zell si alzò raggiungendo gli altri. "Eddai Squall, gliela farai passare liscia? È molestia di un membro della squadra. Ricordi, squadra... noi tre..."

"No," ribatté velocemente Squall. "È tipo che io sono il Comandante, e voi due siete gli equivalenti del Garden di Biggs e Wedge."

"Aspetta un attimo," borbottò Seifer rompendo il suo silenzio. "Sono cretini."

"Sì, lo sono. E ho visto come riuscivano a maneggiare l'equipaggiamento da guida galbadiano... in qualche modo, mi hanno ricordato voi due. Ho visto guidare Zell... non è affatto bello. E Seifer, tu sei l'unico bambino che conosco a cui è stato vietato comprare auto giocattolo per troppe infrazioni alla guida."

"Questa fa male, Comandante Cerca Ragazzine. Voglio dire, capisco che il Gallinaccio non guidi... ma io?"

"Seifer, ho solo cinque parole per te: video più scaricato in internet."

"Leonhart, questo non è giusto, non ero attento alla strada... Quistis stava..." Seifer si interruppe, passando immediatamente per cinque sfumature di rosso sul viso. Grattandosi la testa, Seifer cercò di inventarsi qualsiasi cosa... tranne la verità.

"Quistis mi stava insegnando come usare il cambio... e, ehm... uhm... no... mi ha vuotato del caffè addosso... e oh merda... non importa comunque, le accuse sono state ridotte a servizio sociale. In più, perché diavolo il dipartimento di polizia di Balamb ha delle videocamere in macchina? E perché dovevano fermarmi davanti a tutti alla fermata per autobus più piena del continente... per non parlare del fatto che eravamo davanti ad un autobus pieno di anziani in vacanza. Era una cospirazione, ve lo dico io!"

"Miglior. Video. Di sempre," disse Zell. "Peccato che gli ufficiali abbiano avuto pietà di te... sei fortunato che erano troppo impegnati a ridere dei tuoi boxer... sai, quelli con i tassi che ballano... che non riuscivano a sopportare di arrestarti sul colpo. Anche se l'umiliazione pubblica è stata impagabile.. ho persino mandato una copia del video a mia madre... è un classico delle vacanze."

Squall controllò l'orologio. "Per quanto mi piacerebbe continuare questo viaggio nei ricordi, dobbiamo davvero tornare indietro. Rinoa mi cucinerà la cena stasera, e devo arrivare alla Mensa abbastanza in tempo per mangiare... prima di arrivare a casa."

"Oh, i pompieri le hanno finalmente dato il permesso di avvicinarsi ancora al fornello a gas?" chiese Seifer sollevando un sopracciglio. Squall non rispose. "Ah, ho capito... forno a microonde."

"Hey, almeno ci prova. Rinoa è brava in cose più importanti."

A quel commento aperto, entrambi i ragazzi si voltarono a guardare Squall... che stava diventando dello stesso colore di Seifer di poco prima. Si rese conto subito del suo errore. Arrabbiandosi leggermente, rispose, "beh, hey, almeno il mio sedere non è dappertutto su internet..."

"Questa fa male, Comandante... la luce della sera non mi ha fatto giustizia."

Alla fine, il trio raggiunse la rampa della Lagunarock. Squall si congedò velocemente dagli altri. C'era solo un certo limite di socializzazione che poteva fare in un mese, e lui aveva di gran lunga superato la quota quel giorno.

"Piloto io. Seifer, metti tutti gli aghi di Kyactus nel magazzino... Zell, vai alla cucina di bordo e vedi se c'è qualcosa di commestibile...altrimenti cerca un antiacido tra le medicine. Devo essere pronto per stasera."

Seifer andò avanti, con le braccia ora piene di tutti gli aghi. Dopo essere risalito a mani tristemente vuote dalla cucina, con grande delusione di Squall, a Zell venne ordinato di fare il controllo pre-volo dell'equipaggiamento da atterraggio.

*~*~*~*~*

Il sole del deserto era quasi accecante e dava l'impressione che la sabbia cadesse come un oceano. Mentre lavorava, Zell notò uno scintillare dorato in lontananza. Essendo la creatura curiosa che era, sentì immediatamente l'impulso travolgente di indagare. Normalmente non sarebbe stato un problema, ma quando avvertì Seifer gridando, le sue parole caddero nel vuoto. Sfortunatamente per lui, Seifer era così occupato a provare la sua parte nel musical di primavera dei bambini (aka servizio sociale ordinato dal tribunale) che non sentì le parole dell'esperto di arti marziali, il che includeva anche Squall, che fortunatamente aveva trovato un paio in più di tappi per orecchie.

Alcuni minuti dopo, Squall si tolse i tappi per orecchie solo per il tempo necessario a chiedere nel sistema di comunicazione interno se Zell era salito a bordo. Non volendo interrompere il suo assolo alla sbarra, Seifer diede il nulla osta. Non poteva volerci così tanto a controllare l'equipaggiamento...

Mentre Zell si avvicinava all'oggetto scintillante, il vento si alzò all'improvviso e un turbine di sabbia lo bersagliò in volto. In un'orribile epifania, si rese conto che il 'vento' erano in realtà i propulsori della Lagunarock. Cercò di fare segnali frenetici alla nave, ma tristemente, senza alcun risultato... Seifer era troppo impegnato a concentrarsi sul perfezionare l'atterraggio del suo drammatico salto con spaccata, e Squall a cercare di concepire un altro modo di liberarsi del cibo della sera... dannazione, nemmeno Angelo mangiava quello che cucinava Rinoa. Stupido cane.

Quindi Zell era arenato in una landa desolata... il deserto. Da solo, solo, nessuno con cui parlare... nemmeno quell'irritante bambino che correva intorno ai corridoi del Garden di Balamb. Niente. Sapeva che i suoi amici alla fine si sarebbero ricordati di lui... giusto? Sì, tipo il giorno dopo. Immaginando di non aver di meglio da fare con questa sua nuova solitudine, Zell raggiunse l'oggetto che aveva causato questo disastro fin dall'inizio.

A un primo sguardo, sembrò una vecchia lampada ad olio buttata via. La sua mente corse rapidamente al pensiero della vecchia lampada che Cid aveva dato a Squall alla partenza della loro prima missione. Diablos era stato un tale colpo di fortuna... forse ci sarebbe stato un GF figo anche in questa! Ma era solo (ricordare... lui, da solo, bla bla bla) e strofinare la lampada poteva essere una mossa molto rischiosa. Ad ogni modo, stiamo parlando di Zell... Il tipo che avrebbe premuto il bottone chiaramente contrassegnato con 'non premere' solo per vedere cosa sarebbe successo. Il tipo che sarebbe entrato dalla porta contrassegnata da 'non entrare' solo per vedere cosa c'era dall'altra parte. Sì, quello Zell. Quindi ovviamente premette il bottone... ehm... no scusate, strofinò la lampada.

Ciò che apparve era più magnifico di quanto chiunque avrebbe potuto prevedere. Una vampa dorata si irradiò dalla lampada, seguita da piccole fitte di scariche elettriche... Alla fine, una figura opaca emerse da un torrente di fumo scuro.

"Hai risvegliato il Guardiano dei Deserti. Per avermi liberato, ti concederò tre desideri. Ma scegli con saggezza... la decisione sbagliata potrebbe avere conseguenze durature..."

"Tre desideri, davvero? È così dannatamente fantastico!" Ora prima che Zell potesse fermarsi a pensare ai suoi desideri, il suo stomaco grugnì e la sete cresceva nel suo corpo. Non voleva dirlo ad alta voce, ma tipo gli scappò dalle labbra, "vorrei avere una bibita e un hot dog."

Merda.

Poi si rese conto del suo errore... Beh, per prima cosa, si rese conto di aver dimenticato di dire hot dog al plurale. Seconda cosa, gli venne in mente che aveva inavvertitamente sprecato due desideri, uno sull'hot dog e l'altro sulla bibita... Prima di poter provare a rimangiarsi la richiesta, il Guardiano annuì.

L'esperto di arti marziali immaginò che almeno avrebbe avuto del cibo e da bere grazie alla sua mancanza dovuta alla stupidità. Ciò che Zell non stava contando erano le "scritte in piccolo". Sì, la cosa che era stata la caduta di tanti buoni desideri nel passato. La roba che solo la gente senza vita sociale, o Squall, avrebbe davvero perso tempo a leggere.

Sfortunatamente per Zell, la bibita arrivò per prima. Di nuovo, se avesse letto le 'scritte in piccolo', avrebbe conosciuto i dettagli... tipo chiedere un bicchiere per metterci la suddetta bibita. Quindi, mentre era in piedi nel caldo maledetto da dio, gli venne velocemente gettato sulla testa quello che doveva essere l'equivalente di una di quelle bibite giganti. Sì, liquido zuccherato e appiccicoso in temperature alte abbastanza da friggere un uovo di Chocobo... proprio il sogno di tutti che si realizza.

Ok, colpa sua. Aveva colto chiaramente il messaggio: specifica sempre un bicchiere. A quel punto, immaginava che avrebbe almeno avuto il suo hot dog in cui affogare i suoi dispiaceri... Anche se non aveva desiderato il pane, un hot dog con un qualsiasi altro nome avrebbe comunque avuto quel sapore delizioso. Il cibo dopo tutto era sempre cibo... giusto?

Sbagliato.

Definizione:

Hot: aggettivo. Caldo, ad alta temperatura.

Dog: sostantivo. Cane, un comune quadrupede di cui esistono svariate razze. Spesso definito come il migliore amico dell'uomo. Un canide.

Mettere insieme i due... dannate scritte in piccolo, di nuovo... e si ha un cane che vive a temperature molto alte... meglio conosciuto come...

Cerberus apparve in una tempesta di sabbia. Sì, esatto... il GF una volta conosciuto come Cerberus... aveva cambiato il suo nome in un simbolo solo per far incazzare Cid. Funzionò.

Zell si schiaffeggiò inorridito. Non solo aveva sprecato due desideri, ora doveva contenderli con il GF più egocentrico di questo lato di Dollet. Quello che persino Pandemon aveva definito un chiacchierone. Caldo desertico, niente acqua, e un 'hot dog' a tre teste.

"Ma che?" grugnì una delle teste alle altre due. "Stavo giusto per sconfiggere Ifrid a poker per la primissima volta!"

Tutte e tre le teste si scambiarono sguardi disgustati, prima di spostare l'attenzione su uno Zell mezzo terrificato.

"Heylà amici... ehm, c'è stato un piccolo fraintendimento."

"Si direbbe di sì," sbottò la testa centrale. "Sarà meglio che facciamo in fretta, o abbiamo davanti il piatto principale della cena di stasera." Tutte e tre le teste si leccarono i baffi all'unisono, ringhiando. (Ho detto che Cerberus ha un lato molto teatrale?)

"Uhm, è cominciato quando Seifer mi ha legato insieme i lacci delle scarpe... e poi ho trovato un genio, ho ricevuto tre desideri, ma tipo ecco non sapevo delle scritte in piccolo."

"Oh no, non di nuovo," gridò la prima testa. "E hai chiesto un hot dog... non sai quante volte abbiamo sentito questa storia. Fammi indovinare... hai sprecato gli altri desideri in cose altrettanto inutili."

"Ehm... una cosa così," borbottò Zell grattandosi la nuca.

"Beh... non vedo Shiva nei paraggi," gemette la seconda testa. "Quindi possiamo supporre che tu non abbia chiesto un hot dog al chili."

"Che?" chiese Zell confuso.

"Sì, quando la gente chiede un hot dog al chili ottengono Shiva, perché lei è una Glaciale Put-"

"Chiudi la bocca!" gridò la prima testa alla seconda.

"Sto solo parlando di Shiva... lei è una brutta..."

"Zitto! Sei solo arrabbiato con lei perché ha scelto quello stallone di Tomberry e non te."

"Dannazione a lui e al suo coltellone."

La prima e la terza testa fecero un movimento come per darsi il cinque con le teste. Cosa che, fidatevi, non era semplice.

Dopo un momento passato a guardare Zell come se fosse il figlio illegittimo di Norg e della Regina delle Carte, il GF si avvicinò. (A proposito, l'autrice non sta facendo alcun riferimento al fatto che il signor Norg sia il padre naturale di Zell. Quello deve deciderlo il test del DNA.)

"Va bene," disse la testa principale. "Immagino che saremo incastrati l'uno con l'altro per un po', quindi dovrei presentarci ufficialmente. Io sono Diomede, al centro c'è Efesto, e quella che sbava dall'altra parte è Frank."

"Io sono Zell."

Allungò la mano alla creatura, ma tutto quello che fecero fu guardarlo con occhi vacui. Nessuno si mosse fino a quando un po' di bava volò accidentalmente sulla mano di Zell. Lui cercò di togliersela in fretta prima che gli bruciasse la pelle. I cani dell'inferno avevano sorprendentemente saliva molto calda.

"Ciao Zell," risposero sarcastiche le teste, tranne Frank, che stava attualmente cercando di prendere una mosca che gli era atterrata sul naso.

"Allora," chiese Dio, "che cosa ti porta qui in mezzo al nulla? Chi ti ha fatto incazzare?"

"Che vuoi dire?"

"Beh, secondo la nostra esperienza, l'unica volta in cui ci chiamano a fare questi servizi alla comunità è quando qualcuno ha bisogno di aiuto... dato che sei l'unica persona qui in giro, suppongo che quella persona sia tu."

"Non ho bisogno di alcun aiuto... volevo solo un hot dog. I miei amici mi stanno facendo uno scherzetto, torneranno tra poco."

"Ceeeertoooo," strillò Efesto. "E Frank è uno scienziato spaziale. Guarda, l'abbiamo fatto abbastanza da sapere che tu hai davvero bisogno di noi... solo che potresti non saperlo ancora."

"Beh, a meno che abbiate una bottiglia di olio solare addosso da qualche parte, non c'è molto che potete fare per me."

"Davvero?" chiese Dio. "Ok allora - perché i tuoi amici ti hanno lasciato qui?"

"Guarda, non mi hanno proprio lasciato qui. È solo uno scherzo... uno proprio brutto."

"Ti comporti come se fosse una cosa che ti fanno spesso."

"No, questa è la prima volta che sono bloccato nel deserto con un cane a tre teste."

"Va bene," rispose Efe alzando gli occhi al cielo. "Non intendo in quel senso... mi sembra che i tuoi amici non ti prendano sul serio."

"Lo fanno... a volte." L'ultima parola fu confusa, a malapena udibile.

"A volte!" sbottò la prima testa. "Lo abbiamo sentito."

"Mi ero dimenticato dei cani e del loro udito supersonico... ma sì, a volte mi prendono davvero sul serio."

"...E le altre volte?"

"Credo che mi vedano solo come Zell: che ama il divertimento, sconsiderato, il tipo che si muove prima di pensare."

"Come vorresti che ti vedessero?"

"Non so... forse solo prendermi un po' di più sul serio. Voglio dire, tutti ammirano Squall; lui è quello intelligente. Irvine, beh, pensano a lui come a quello serio... non si direbbe dall'aspetto esteriore, ma una volta che lo abbiamo conosciuto abbiamo scoperto che si prende a cuore il lavoro e la vita. Seifer è quello appassionato... basta chiedere a Quistis. Ma io... io sono solo Zell. Quello che fa sempre i favori, quello su cui si può sempre camminare."

"Forse ti trattano così perché glielo permetti. Scommetto che se lo chiedessi agli altri, non ti vedrebbero come ti sei appena descritto... scommetto che ti vedono come quello su cui possono sempre contare. E io scommetto solo che agli altri piacerebbe essere considerati così."

"Sì," continuò Dio. "Scommetto che la ragione per cui ti fanno così tanti scherzi... è che nel profondo vogliono essere come te. Sei cresciuto, ma sei comunque riuscito a tenere parte della tua infanzia dentro di te. Gli altri possono davvero dirlo?"

"No," rispose Zell. "Voglio dire, le ragazze forse... ma i ragazzi no... e le ragazze di solito non fanno gli scherzi."

"Giusto. Allora forse loro ti prendono davvero sul serio, solo che tu non lo fai. Lascia che sappiano cosa provi."

"Grazie," rispose lui sinceramente.

*~*~*~*~*

"Aspetta," interruppe il moderatore. "Zell, se posso chiamarti Zell, capisco che tu abbia vissuto un'esperienza traumatica. Devo ancora capire la rilevanza al nostro piccolo gruppo."

"Sì, sì, ci sto arrivando... volevo solo che sapeste tutto quello che c'è dietro. Quindi tornando alla storia...

"Abbastanza sorprendentemente, il cane a tre teste e io stavamo andando d'accordo, a parte Frank, che non apprezzava la mia opinione sulla regola Plus del Triple Triad. Comunque, se avete ascoltato tutti la mia storia, avrete notato che ero riuscito a usare solo due desideri. Quindi, quando alla fine vidi tornare la Lagunarock, mi ero dimenticato di questa cosuccia..."

*~*~*~*~*

"Dio, Efe, Frank... mi sono divertito davvero tanto. voglio che sappiate che mi avete dato un sacco di cose su cui riflettere. Forse mi concentrerò solo su chi sono, e non su come mi vede la gente."

"Mi sembri piuttosto speciale, giovanotto," rispose Dio. "E ricorda, a me non piacciono tutti, soprattutto voi umani. Voglio dire, la vostra specie non beve nemmeno dal water. Non sapete che delizia gastronomica vi state perdendo."

"Ehm... già... che tristezza perdersela. Ma anche tu amico, sei abbastanza speciale anche tu. Vorrei che tu potessi stare sempre con me."

Sì, le parole erano dette, Zell non era più al tavolo, il patto era già concluso ed era ora di contare i soldi. Sapeva quando andarsene e sapeva quando scappare...

Scusate, stavo dicendo... Zell disse apertamente la frase vorrei. Questo si traduceva in una cosa sola: guai.

Dall'orizzonte riapparve il genio. "Come desideri." Mosse la sua mano quasi traslucida in un grandioso movimento.

"Ma che?" gridò Zell.

"Da adesso voi due... beh, ehm... immagino voi quattro rimarrete sempre insieme. Il tuo terzo e ultimo desiderio è accordato. Ti saluto."

*~*~*~*~*

"Quindi," disse Zell al gruppo di supporto. "Ecco perché sono qui oggi."

"Sì, posso capire il disagio della tua situazione... ma che mi dici di questa paura che hai descritto? E dov'è questo presunto cane a tre teste dell'Inferno?"

"Guarda qua," spiegò Zell. Sussurrò piano, "la regola Plus nel Triple Triad è la cosa più stupida mai inventata... e la regola Carte Scoperte è per fighette."

Come un rombo di tuono e una scia di lampi, la porta si distrusse in migliaia di schegge di legno. Tutti nella stanza scapparono per la propria vita mentre la grossa creatura irrompeva nella stanza.

"Scemo!" gridò Frank, mentre la bava volava in ogni direzione. Le grida e le urla continuarono quando il GF mostrò i denti.

"Visto," disse Zell indicando con rabbia Cerberus. "Ecco con cosa devo vivere... ogni notte sogno di essere attaccato da un hot dog melodrammatico... un hot dog a tre teste con del pane davvero brutto! Gli incubi non si fermano mai, e quando mi sveglio, il signor frega-letto qui si è preso tutte le coperte. Avete mai provato a dormire con un GF in un letto matrimoniale? Potevo avere Carbuncle... noooo... ho il signor-mi-prendo-tutto-lo-spazio-e-giro-tre-volte-prima-di-coricarmi!"

"Allora, ehm," disse il moderatore tremante nell'angolo. "Zell, sembrava che tu pensassi che ti avesse aiutato nel deserto... non è ancora vero?"

"Beh, sì... vengo anche preso molto più sul serio con Cerberus sempre al mio fianco. Quindi immagino che sia una buona cosa."

"Sì, perché non provi a concentrarti sul positivo... forse tu e il hot dog ultracresciuto potete arrivare a una comprensione reciproca sulla vostra... beh, in mancanza di un termine migliore, relazione."

*~*~*~*~*

Due mesi dopo...

"Hey, Comandante, perché stiamo andando a prendere altri aghi di Kyactus?" Seifer si asciugò il sudore dalla fronte.

"Perché qualcuno li ha scambiati per stuzzicadenti e li ha usati come lance per i cubetti di formaggio."

Guardarono tutti Irvine.

"Beh, non è colpa mia. Selphie mi ha messo come volontario al festival... e sembravano carini. Hanno proprio dato agli hors d'oeuvres quel piccolo fattore 'wow' extra che ci serviva."

"Carini? Irvine Kinneas, l'organizzatore di feste del futuro," criticò Squall.

"Hey, io non parlerei, Comandante. Almeno la mia ragazza può legalmente avvicinarsi a meno di quindici metri da un fornello a gas."

Squall buttò a terra il gunblade, pronto a difendere l'onore di Rinoa... Ok, tecnicamente non poteva avvicinarsi a un fornello, ma quello era così fuori tema in quel momento.

"Ragazzi... calmatevi subito," ordinò Zell. Era lì con una borsa piena di aghi e Cerberus al suo fianco. "Non costringetemi a separarvi, voi tre."

"Chissenefrega," disse Squall prendendo il gunblade e allontanandosi.

"Oh, il grande e potente Zell parla insieme al suo stuzzichino da cocktail... e non sto parlando di Cerberus."

L'esperto di arti marziali mantenne sorprendentemente la calma.

Seifer iniziò a camminare e cadde immediatamente a terra. Cadde faccia a terra con un potente botto. Quando Squall e Irvine si voltarono a guardare, si misero immediatamente a ridere.

Seifer si tolse la sabbia dalla faccia e cercò di sputarla fuori dalla bocca. Zell e Cerberus si scambiarono un sorriso trionfante. Sì, erano una buona squadra... si scambiarono immediatamente il cinque. Zell con la mano e Cerberus con la punta della coda.

Insieme salirono trionfanti sulla Lagunarock.

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Nota della traduttrice: come sempre, ogni commento sarà tradotto e inviato all'autrice, così come ogni sua eventuale risposta sarà riportata come risposta alla recensione (nei siti che lo permettono) o comunque sul mio blog.
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