Where I Belong by Rosa Heartlily
Summary: È il giorno del matrimonio di Squall e Rinoa, ma sapete come funziona con quei due: il corso del vero amore non è mai senza intoppi.
Categories: Fanfiction Translation Center, Final Fantasy & Kingdom Hearts > Final Fantasy VIII Characters: Rinoa Heartilly, Squall Leonheart
Generi: Generale
Linee temporali: Post-game
Avvertimenti: One-shot, Traduzione
Challenges: Nessuno
Series: Nessuno
Chapters: 1 Completed:Word count: 7434 Read: 14057 Published: 17/06/13 Updated: 17/06/13

1. Where I Belong by Rosa Heartlily

Where I Belong by Rosa Heartlily

Nota dell'autrice: questa storia è stata scritta per la challenge Where I Belong. Le regole erano scrivere una storia di almeno 2.500 parole sulle relazione tra Squall e Rinoa.
Ora, se guardate un po' nella mia lista di storie, vedrete che non scrivo su Squall e Rinoa, e che di certo non sono mai stati i protagonisti delle mie storie. Soprattutto perché io vado controcorrente - se la maggior parte dei fanwriter di FF8 scrivono su Squall e Rinoa, io scrivo di altro! Un altro motivo è che la relazione tra Cid ed Edea mi ha affascinato molto di più quando ho giocato, e ho sentito che fosse la loro storia che andava raccontata quando ho iniziato a scrivere fanfiction. Inoltre, ne avevo avuto abbastanza di stare nella testa di Squall durante il gioco - di certo non volerlo farlo come autrice!
Comunque, la mia storia 'Superman' (anch'essa scritta per una challenge) mi ha insegnato che scrivere di un personaggio può dare una prospettiva del tutto diversa su di esso. In quel caso si trattava di Irvine, che io avevo giudicato come un donnaiolo superficiale (anche se aveva l'entrata più bella come personaggio), ma che si è sviluppato come qualcuno con un cuore mentre scrivevo.
Qualche commento sul mio personale universo di FF8. Sono abbastanza convenzionale per quanto riguarda le coppie - Squall/Rinoa, Irvine/Selphie, Seifer/Quistis, Zell/Ragazza con la treccia, che io chiamo Iris. Questa storia non è un sequel di nulla che io abbia scritto finora, ma di sicuro si colloca DOPO tutto il resto (ad esempio, le coppie sono tutte stabili e 'Holding on to the Memory' deve aver avuto un lieto fine). Sentitevi liberi di leggere qualsiasi mia storia, ma non c'è bisogno che lo facciate per capire questa.
Quindi eccovela - la mia offerta al mondo delle storie su Squall e Rinoa. Tutti i personaggi ci sono, ma l'obiettivo è che al centro ci sia la relazione tra Squall e Rinoa, vista dalla prospettiva degli altri.

Disclaimer: Final Fantasy VIII e i suoi personaggi sono proprietà Square-Enix, e vengono qui utilizzati senza scopo di lucro: nessuna violazione del copyright è pertanto da ritenersi intesa.

WHERE I BELONG
scritta da Rosa Heartlily, tradotta da Alessia Heartilly

Rinoa sapeva che, da qualche parte fuori dal mondo accogliente e buio del suo piumone, c'era un sacco di rumore. La sua coscienza rifletté sull'alzarsi dalla profondità del sonno per indagare, poi mise da parte l'idea. Era molto, molto più al sicuro lì sotto.

Un momento dopo, qualcosa cadde sul letto - non cadde solo una volta, ma continuò a cadere, ancora e ancora e ancora, ricordandole con forza una Meteor...

La sua coscienza rinunciò alla lotta per rimanere nell'oblio e si tirò pigramente in superficie. C'erano voci che parlavano di lei, e decise di ascoltarle per scoprire se le potevano spiegare quel brusco risveglio.

"Questo la farà alzare!" strillò Selphie, con la sua personalità super-carica a tutto volume persino di prima mattina.

"Non sono sicura che saltare sul letto così faccia bene alle molle..." commentò Quistis, con la sua voce calma con una sfumatura di divertimento, forse perché era Rinoa la vittima del trattamento Selphie-Meteor, e non lei.

"Sei... sei sicura che sia una buona idea?" domandò Iris, non proprio sicura del suo posto in quella nicchia particolarmente ristretta.

"Assoluta-mente!" gridò Selphie. "È l'unico..." Il suo commento terminò in un grido di sorpresa quando Rinoa si alzò a sedere, facendola così cadere dal letto.

"Dovresti ascoltare Iris," ringhiò Rinoa. "Ricorda che lo indosso per scelta," aggiunse muovendo il braccio destro su cui portava il Bracciale di Odine. "Posso toglierlo quando voglio."

Si imbronciò in maniera così convincente rivolta a Selphie che Iris cominciò ad allontanarsi dal letto, come se essere lontana dalla portata della Strega potesse salvarla dalla sua furia. Selphie, dal pavimento, si mise semplicemente a ridere.

Prima che Rinoa potesse dar seguito alla sua minaccia, qualcuno bussò alla porta. Quistis rispose e tornò con un vassoio carico di cose per la colazione e, soprattutto, di caffè. Consegnò le tazze e i piatti secondo gli ordini che avevano fatto le ragazze, e ci fu silenzio per alcuni minuti.

Durante quel silenzio, la mente di Rinoa riuscì a tornare al passo con il corpo e a mettere insieme alcune informazioni importanti. Era il giorno del suo matrimonio, e la colazione era un regalo di suo padre, che di solito insisteva perché tutti i pasti venissero consumati nella sala da pranzo. Quistis, Selphie e Iris erano le sue damigelle. Era nel suo vecchio letto perché aveva passato la notte nella sua vecchia stanza alla Residenza Caraway a Deling - una stanza che aveva condiviso con Iris che, anche se di suo era molto tranquilla, probabilmente era stata responsabile di aver fatto entrare la Selphie-Meteor. Selphie e Quistis avevano avuto la stanza accanto; Squall e i suoi testimoni erano in un'ala diversa della casa.

Il matrimonio stesso doveva svolgersi nel pomeriggio nel giardino della Residenza. Ci era voluto un sacco di tempo prima che lei e Squall decidessero il posto. Lui voleva una piccola cerimonia tranquilla in un posto sconosciuto. Lei aveva sottolineato che i paparazzi si sarebbero fatti vivi a prescindere da dove si sarebbero sposati. Lui aveva poi suggerito il Garden di Balamb, dove si erano incontrati la prima volta, ma lei aveva detto che Esthar era molto più carina. Poi, all'improvviso, e solo pochi minuti prima che si arrendessero e decidessero di convivere e basta, si erano accorti che Deling City era l'unica scelta possibile - avrebbe fatto guadagnare punti politici a entrambi, e potevano risparmiare un patrimonio usando la Residenza Caraway.

Rinoa vuotò la sua tazza e la posò sul comodino. "Ok, so che mi avete svegliata molto prima del necessario, ma che ore sono? E perché?"

"Non è così presto!" affermò Selphie. "Quisty e io siamo in piedi da ore - no?"

Quistis sollevò un sopracciglio ma non disse altro che, "oh, sì - almeno una."

"Quasi due ormai," disse imbronciata la sua compagna di stanza. "E ci sono un sacco e un sacco e un sacco di cose da fare prima del matrimonio. Non si comincia mai troppo presto!"

La Strega fece una smorfia. La gente spesso considerava Selphie una persona distratta. Se era fortunata, scopriva di sbagliarsi in un qualche evento sociale organizzato da lei, dove tutto filava come un orologio, dalle bevande al cabaret cronometrato al secondo. Se era sfortunata, era durante una camminata o una missione... o nel giorno del proprio matrimonio.

"Ok, cominciamo dalle cose peggiori. Com'è l'agenda?"

"Cominciamo con una nuotata nella piscina di papà per svegliarti per bene, poi arriverà una massaggiatrice a domicilio per rilassarti davvero."

Rinoa grugnì. "Sono già rilassata! Onestamente. Non posso dormire un'ora in più, invece?"

"Dopo verrà la parrucchiera a domicilio," continuò l'altra ragazza, come se Rinoa non avesse parlato. "Poi torni qui per vestirti e truccarti, così sarai super-extra-bellissima per Squall. Se tutto va secondo i piani, avremo una mezz'ora piena prima del matrimonio per avere un certo margine."

Prima che chiunque potesse chiedere perché avevano bisogno di un certo margine, qualcuno bussò nuovamente alla porta.

*~*~*~*~*

Il mondo di Squall era buio. E in qualche modo era ristretto alle dimensioni del suo corpo. Almeno, non poteva muovere nulla.

Cercò di parlare e scoprì che a quanto pareva aveva perso anche la voce.

Gli sembrava di avere la testa piena di cotone, una sensazione familiare, anche se non la provava da tempo - l'indizio di una magia Morfeo. Quindi la sua cecità era probabilmente dovuta a una Blind, la perdita di voce a una Novox, e l'immobilità a una Stop. Il fatto che nessuno tranne Rinoa potesse usare la magia senza Junction ai GF e che la Junction fosse illegale non era qualcosa di cui voleva preoccuparsi, al momento.

Sbatté le palpebre un paio di volte, e fu quasi sicuro che ci fosse una foschia agli angoli degli occhi. Forse la Blind stava svanendo.

Mentre aspettava che la magia svanisse del tutto, cercò di capire dove si trovasse usando gli altri sensi. C'era un forte odore di umido nell'aria, e un vago fruscio da qualche parte sopra di lui. Aveva anche moltissimo freddo.

Solo un posto rispondeva a questi indizi: la Tomba del Re Senza Nome, con i suoi passaggi scuri e il boschetto protettivo. E chi poteva averlo messo lì? Beh, anche questo era abbastanza facile...

"Seifer!" grugnì tra sé e sé. Forse avrebbe dovuto chiedere al suo vecchio rivale di fargli da testimone, dopotutto, invece che farne un semplice invitato(1). Ma Rinoa non era l'unica a dover costruire una relazione padre-figlia. Chiedere a Caraway di accompagnarla all'altare era stato un evento sorprendentemente emozionante; la reazione commossa di Laguna alla richiesta di Squall era stata molto più prevedibile.

Si chiese se Rinoa sapesse che lui era scomparso. Se i loro amici avevano un po' di buon senso, si sarebbero tenuti quella cosa per sé il più a lungo possibile. Amava la sua promessa sposa con ogni parte di se stesso, sia come uomo che come Cavaliere, ma persino lui doveva ammettere che lei era... lunatica.

Il Bracciale di Odine bloccava la maggior parte del loro legame telepatico l'uno con l'altra, quindi potevano percepire in genere l'umore dell'altro, ma non condividere pensieri veri e propri. Percepiva al momento che lei era calma e serena, il che suggeriva che ancora non sapesse nulla. Questo significava che poteva concentrarsi su di sé senza doversi preoccupare di lei e di qualsiasi piano folle le potesse venire in mente.

Ormai la vista gli era tornata quasi completamente, e fu soddisfatto di scoprire che aveva indovinato dove si trovasse. Era per terra in uno dei passaggi di pietra con le forme del sole mattutino che filtravano attraverso il tetto di foglie, vestito solo dei boxer. Appoggiato al muro proprio davanti a lui c'era il Lionheart, con attaccato un biglietto che diceva, "ciao, papino."

Il suo amico gliel'avrebbe pagata davvero molto cara.

*~*~*~*~*

Quistis aprì la porta e vide l'ultima persona che si aspettava.

"Laguna! Che bella sorpresa. Vuoi un po' di caffè? Penso che Rin ne abbia ancora un po'."

"Ehm, no... no, grazie. Potresti uscire un attimo? Ho bisogno di parlarti..."

Lei si guardò. Aveva addosso un pigiama corto con una Blood Soul stampata sopra e la scritta "mi serve il mio sonno di bellezza".

"Preferirei parlare dentro," disse.

"Non voglio che Rinoa senta," sussurrò Laguna, misterioso.

Lei alzò gli occhi al cielo. "Ok, andiamo nella mia stanza, allora." Lo guidò alla porta accanto.

Dentro la stanza si voltò a guardarlo. "Allora, così ci fai qui? Come testimone dello sposo, non è compito tuo assicurarti che lo sposo sia sveglio in tempo per il matrimonio?"

"Sì, è esattamente compito mio, ed ecco perché ero in camera con lui stanotte. Ma quindo mi sono svegliato stamattina lui era scomparso."

"Scomparso? Cosa vuol dire 'scomparso'? Scomparso come 'andato a nuotare' o scomparso come 'andato in viaggio sulla luna'?"

"Beh, la buona notizia è che sappiamo dov'è Squall. Ma manca anche il suo vestito da sposo. E, ehm..."

Laguna si passò nervosamente una mano tra i capelli, e poi boccheggiò di dolore per un crampo alla gamba. Lottando con la sua irritazione, Quistis lo aiutò a sedersi sul letto.

"Grazie, Quis. Continuo a pensare che mi passeranno i crampi..."

"Non preoccuparti. Allora, che altro devo sapere?"

"Ah, sì... quasi me ne dimenticavo," disse lui con un sorriso che svanì subito quando lei non ricambiò. "C'è anche questo..." E le allungò un biglietto.

Lei guardò a chi era indirizzato, e lesse "allo scemo, più scemo e il più scemo di tutti - vi lascio decidere chi è chi" e grugnì tra sé e sé, riconoscendo subito la calligrafia. "Seifer..." disse tra sé e sé. "Lo ammazzo proprio quando gli metto le mani addosso!"

"Un sentimento che condividi con Irvine e Zell," notò Laguna. "Sono andati a cercare il vestito, a proposito."

"Il vestito?! Perché diamine l'hanno fatto? Squall può sposarsi con addosso un sacchetto - la cosa importante è che ci sia per sposarsi!"

"Beh, il biglietto indica che Squall riuscirà a tornare in tempo, mentre il vestito è condannato a una tomba d'acqua se non lo salviamo in fretta. E qualcosa mi dice che Seifer non gli permetterà di perdersi davvero il matrimonio... forse dovresti leggere il biglietto?"

Quistis aprì il foglio senza dire altro. Poteva quasi sentire nella testa la voce di Seifer mentre leggeva.

Heylà, S, S & S!
Allora, avete già notato che manca qualcuno? Spero di sì, dato che lascio questo biglietto sul suo cuscino.
Potreste anche aver capito - se siete svegli e non vi siete persi troppo sonno di bellezza - che manca anche il costume del Cerca-Ragazzine per oggi. Vi darò un indizio su dove trovarli tutti e due. Potete decidere da voi di salvare uno o l'altro, coinvolgere le femmine o lasciarli al loro destino - la scelta è vostra.
Il Cerca-Ragazzine si trova nel luogo di riposo finale di un monarca dimenticato. Vi ricordate quel posto, vero? Non preoccupatevi troppo per lui, però. Gli ci vorranno solo un paio d'ore di cammino per tornare a Deling e io lo terrò bene d'occhio. Potrei persino dargli un passaggio.
Il suo vestito, invece, è tutto solo con i Red Bats e i Creeps. Ricordate dove si riuniscono queste care bestiole? Beh, la fogna nord è bloccata al momento, ma per quando leggerete questo biglietto alcuni operai saranno stati già inviati a sistemarla. Se usate l'ingresso sotto la Residenza Caraway, dovreste riuscire a salvare il vestito in tempo.
Quindi adesso la scelta è vostra. Dividerete le forze, chiederete aiuto... o non farete niente e basta?
Buona fortuna,
Seifer
.

Quistis chiuse gli occhi e pregò che il biglietto fosse scomparso quando li avrebbe riaperti. La sua preghiera non fu ascoltata.

"Beh, farei meglio a tornare dalla sposa," disse. "Non gliene parlerò a meno che diventi proprio necessario. Ad esempio se devo spiegarle perché dei pezzi di Seifer penzolino dal gunblade di Squall. E tu, Laguna?"

Lui fece un sorriso timido. "A dire il vero stavo per andare alla Tomba del Re Senza Nome. Forse posso fare qualcosa..."

"Sembra un piano," rispose lei con un sorriso, che mascherò la sua lotta per non scoppiare a ridere come una pazza.

*~*~*~*~*

Seifer era appoggiato all'angolo del passaggio, e ignorava le gocce d'acqua che correvano lungo il muro. Squall non lo aveva ancora notato - tutta la sua energia era concentrata sulla lotta contro gli ultimi effetti della Stop. Beh, non era davvero una magia. Conosceva qualcuno che conosceva qualcuno che conosceva delle gente davvero equivoca che era riuscita a ottenere alcune polveri sperimentali che funzionavano all'incirca come le polveri Novox e Veleno che avevano avuto da matricole. Raijin aveva acconsentito a testare una Polvere Blind per assicurarsi che non fosse dannosa, nonostante le rassicurazioni dei suoi contatti.

Gli era costata molto più denaro di quanto volesse spendere quella piccola collezione di Polveri Morfeo, Blind, Novox e Stop. Siccome le Polveri Blind e Stop erano ancora sperimentali, la durata dell'effetto di ciascuna polvere non era prevedibile, quindi aveva dovuto comprarne molto più di quanto fossero necessarie. I risultati erano stati soddisfacenti quasi quanto sperava, però. Vedere Squall completamente nelle sue mani era stata la migliore sensazione che aveva provato da parecchio tempo.

Ovviamente, ci sarebbe stato un prezzo da pagare. Anzi, molti prezzi. Squall si sarebbe arrabbiato con lui, come Quistis. E se qualcuno faceva l'errore di dirlo a Rinoa...

Squall era riuscito ad arrivare a metà passaggio, ormai, mezzo rotolando e mezzo trascinandosi in un modo che ricordò a Seifer un pesce che lotta per tornare in acqua. Dovette mordersi il labbro per non ridere forte. Non c'era bisogno di rivelarsi, non ancora.

Parte di lui era irritata dal fatto che Squall e Rinoa fossero i primi del gruppo a sposarsi. Era probabilmente prevedibile, però, a pensarci bene. Ma gli sarebbe piaciuto fare la proposta a Quistis, prima; ora sarebbe sembrato che stesse copiando dal Cerca-Ragazzine.

Il romantico in lui era contento per loro, però. Avevano passato più di quanto qualsiasi coppia dovrebbe affrontare, e lo avevano fatto insieme. Un vissero-insieme-felici-e-contenti non era nulla più di quanto meritassero.

Ed erano sempre stati una bella coppia, doveva ammetterlo. C'era una frenesia mediatica ogni volta che comparivano in pubblico, e il minimo dettaglio di come erano vestiti veniva analizzato per giorni. Aveva sentito dire che producevano la loro linea di profumi e di moda, ma per fortuna non erano state altro che voci. Quando era stato annunciato il loro fidanzamento, l'anello di Rinoa era apparso sulla prima pagina di ogni giornale, anche i più seri.

Tornò a concentrarsi sul suo prigioniero. Il Comandante ormai era arrivato al Lionheart. Si tastò ogni arto e scoprì che funzionavano correttamente tutti, quindi la Polvere Stop alla fine era svanita. In un attimo fu in piedi e afferrò l'impugnatura del gunblade.

Seifer decise che era ora di svignarsela.

*~*~*~*~*

Selphie saltò addosso a Quistis non appena rientrò in camera di Rinoa. "Allora, cosa voleva il signor Laguna? Sei stata via per secoli!"

"Oh, pensava di aver perso gli anelli," rispose la ragazza, alzando gli occhi al cielo. "Mi ha chiesto se li aveva dati a me perché li conservassi e quando ho detto no mi ha chiesto se potevo aiutarlo a cercare nella sua stanza. Erano esattamente dove pensava di averli lasciati, ovviamente."

Fece una risatina e Selphie si unì a lei con le altre, ma c'era un piccolo allarme nella sua testa. Laguna aveva messo gli anelli nella cassaforte del Colonnello, la sera prima, davanti a tutti.

"Beh, ora che sei tornata, possiamo andare a fare quella nuotata! La massaggiatrice arriverà tra poco meno di un'ora. Quis, andiamo a metterci i costumi!"

Tutto nella storia di Quistis sembrava fuori posto, doveva ammetterlo. Era una buona cosa che Rinoa non fosse una persona mattiniera, o l'avrebbe capito benissimo anche lei. Trascinò la sua compagna di stanza fuori, e la aggredì subito.

"Allora, cosa voleva davvero?" chiese.

Quistis sospirò. "Ok, ok... ma non qui..." E corse nell'altra stanza.

Selphie la seguì, con la curiosità delle dimensioni di un Behemoth. "Allora....?" la incoraggiò, togliendo il costume da bagno dalla valigia.

"Squall è scomparso," ammise riluttante l'altra ragazza.

"Cosa?! Scomparso? Di cosa stai parlando?"

"Per quanto ne capiamo, Seifer l'ha portato alla Tomba del Re Senza Nome in una specie di roba da ragazzi. Probabilmente perché Squall non gli ha chiesto di fargli da testimone."

"Oh, è cooooosì..." Selphie terminò con un enorme scrollata di spalle, senza parole.

"Dillo a me. Comunque, Zell e Irvine sono andati a cercare il vestito, che è nelle fogne, pronto ad essere messo in acqua... e cose peggiori. Da quello che ha scritto Seifer nel biglietto, è con Squall, e non penso che gli farà perdere la cerimonia. Ma Laguna è andato a cercarlo comunque."

"Laguna... è andato alla Tomba... forse è la cosa più strana che ho mai sentito..."

Le due ragazze si guardarono negli occhi. Dopo un paio di secondi di lotta, cedettero e scoppiarono a ridere. "Oh, Quis..." disse Selphie infine, quando riuscì a controllarsi, "è davvero una buona idea?"

"È troppo tardi ormai," fu la pratica risposta. "Non possiamo nemmeno seguirlo. Voglio dire, cosa diremmo a Rinoa? Oh, stiamo solo uscendo a prendere una cosa?"

"Oh, certo! Non gliel'hai detto... idea grandiosa. È abbastanza stressata." Selphie tacque per un attimo mentre si metteva il costume da bagno. Quel giorno doveva celebrare il tipo di amore che si incontra una volta in un millennio. "Cavolo, non ne va mai una giusta per loro, vero? Persino nel giorno del loro matrimonio!"

"Beh, non aiuta se le persone abbastanza grandi da aver buon senso decidono di fare gli scherzi..." osservò Quistis.

"No... comunque, faremmo meglio a cambiarci e portare Rinoa in piscina. Almeno sarà in ottima forma per il matrimonio!"

*~*~*~*~*

Zell guardò in ogni passaggio che si apriva dall'incrocio in cui si trovavano al momento.

"E adesso da che parte?" domandò Irvine, spingendosi indietro il cappello e grattandosi la testa.

"Ehm... non sono sicuro..."

"Cosa?! Ma sei tu quello che c'è stato prima!"

"Sì, lo so, ma... beh, era diverso..."

"Diverso? Diverso come?"

"Beh, sai... Quistis era tipo il capo quella volta..."

Irvine aprì la bocca per parlare e poi la richiuse. "Oh, Zelluccio," disse infine. "Che cosa devo fare con te?"

Zell scrollò le spalle e fece un sorriso scemo.

Scuotendo la testa, l'altro ragazzo prese le redini della faccenda. "Giusto, allora, proviamo di qui."

Arrivarono all'incrocio successivo e ancora non avevano trovato il vestito scomparso. "Non sembra bello," osservò Irvine. "Il biglietto diceva che era vicino all'ingresso sotto alla casa di Caraway, ma stiamo girando da un'ora e non si vede quella dannata cosa. E il blocco nelle fogne potrebbe essere ripulito in ogni momento, e quando succederà ci troveremo fino al ginocchio in cose poco piacevoli. Torniamo all'ingresso e proviamo con un approccio un po' più scientifico."

Zell concordò e guidò l'amico lungo la fogna che era più larga, e quindi più semplice da affrontare rispetto ai piccoli marciapiedi ai lati. Anche se lo spesso strato di sporco sul fondo rendeva tutto scivoloso, il promemoria che presto sarebbe stata riempita li fece entrambi camminare un po' più veloci.

"Quindi, pensavo di chiedere ad Iris di sposarmi," commentò Zell dopo alcuni passi.

"Anche tu, eh? Questa cosa del matrimonio è contagiosa. Anche io ho cercato un anello."

"Davvero? Mai pensato a te come a quello che si sistema, in qualche modo."

"I giorni in cui correvo dietro a qualsiasi cosa avesse una gonna sono ben fermi nel mio passato."

"Sì.... lo so. Non so..." Zell decise che non sarebbe riuscito a cavarsela, e cambiò argomento. "Allora, quanta importanza ha se non troviamo il vestito? Voglio dire, Rinoa lo sposerà comunque a prescindere da come sarà vestito, no?"

"Mi aspetto di sì. Comunque preferirei darle uno sposo vestito di tutto punto. A parte tutto, il mondo e sua moglie saranno lì. Non penso davvero che 'lo sposo aveva addosso i boxer' sia il tipo di titolo che stiano cercando."

L'esperto di arti marziali ridacchiò un po', ma poi scosse la testa. "No, non credo che andrebbe troppo bene. Forse potrebbero stabilire una nuova moda, però? Sposarsi in mutande, dico. Scommetto che se lo facessero, lo farebbero tutti la settimana prossima."

"Zell, tu hai le idee più folli, sai? E ora mi hai fatto pensare a Rinoa in mutande..."

Ci fu silenzio per qualche minuto, finché Irvine si fermò in fondo alla scala che portava alla Residenza Caraway. "Ecco, siamo tornati all'inizio. Ora torniamo sui nostri passi e guardiamo molto attentamente, stavolta."

Cominciarono a controllare la fogna che avevano seguito prima. C'erano pile di quello che poteva essere praticamente qualsiasi cosa ovunque guardassero, tutte coperte delle porcherie che c'erano per terra. Irvine si guardò intorno disperato. Come dovevano fare a sapere qual era il vestito e cosa era... altro?

All'improvviso Zell cacciò un grido. "Hey! L'ho trovato!"

Il suo compagno si voltò verso di lui un po' troppo velocemente e scivolò sul fondo pericoloso della fogna, mulinando le braccia freneticamente nel tentativo di tenersi in equilibrio. Cadde pesantemente contro il muro della fogna, facendosi male al braccio, ma riuscì ad afferrare un beccuccio e quindi rimase quasi diritto.

Lanciò uno sguardo addolorato a Zell, che era piegato dalle risate. "Sono davvero felice di divertirti," sbottò.

Proprio allora, furono raggiunti da un suono nuovo... il suono dell'acqua. Si affannarono entrambi a uscire dalla fogna il prima possibile, proprio mentre le prime gocce oleose iniziavano ad entrare nella loro parte di fogna. Irvine si mise a quattro zampe, respirando a fatica, e alla fine si voltò verso Zell. Si accigliò; mancava qualcosa.

"Che cosa ne hai fatto, Zell? Per favore, dimmi che non l'hai mollato in quell'acqua schifosa? Dopo tutto quello..."

"No," rispose l'altro ragazzo, un po' imbronciato. "Anzi, non c'è mai davvero stato il pericolo che finisse in acqua. Guarda!" E indicò la griglia lungo il passaggio.

Lì, ben sopra il livello dell'acqua che ora fluiva forte nella fogna, c'era il vestito di Squall, ancora sull'appendiabiti.

Il cowboy aprì la bocca per parlare, e poi la richiuse. Con una scrollata di spalle rassegnata, andò alla griglia, tolse l'appendiabiti dalla cordicella da cui pendeva, e si voltò verso Zell.

"Portiamolo indietro, allora," disse.

*~*~*~*~*

Iris canticchiava dolcemente sottovoce mentre truccava Rinoa. La sposa era appoggiata allo schienale della sedia, un'immagine di rilassatezza radiosa. La giornata era andata secondo i piani di Selphie quasi alla lettera. Restava solo il matrimonio stesso, ed Iris era certa che sarebbe stato perfetto.

La parrucchiera era andata via solo pochi minuti prima. Quistis e Selphie le avevano chiesto di essere pettinate per prime, così da potersi vestire e truccare nell'altra stanza. Rinoa si era leggermente accigliata di preoccupazione, sentendole, e poi aveva lasciato perdere. A qualunque cosa servisse quel tempo in più era chiaramente qualcosa per cui non valeva la pena preoccuparsi.

Iris aveva dovuto concordare. Tutta la sua concentrazione era stata sul prepararsi per il matrimonio, mentalmente e fisicamente. Qualunque cosa avesse reso le altre due così nervose per tutta la giornata, dovevano gestirla da sole. La concentrazione della sposa era ovviamente dove doveva essere.

Uscite le altre due damigelle, Iris era rimasta sola con la Strega, e la cosa la innervosiva ancora un poco. Non riusciva del tutto a capire il suo ruolo in questo gruppo di ragazze che avevano vissuto così tante cose insieme, e si sentiva ancora una specie di estranea. Quel giorno, comunque, era compito suo vestire e truccare la sposa. Era qualcosa che riusciva a capire, questo.

Mentre metteva il fard a Rinoa, immaginò l'aspetto della coppia felice mentre pronunciavano i voti. Li avevano scritti da soli, e tutti erano molto eccitati all'idea di sapere cosa si sarebbero detti. In un certo senso, sembrava poco necessario che si promettessero amore e supporto eterno. Dopo tutto, la vita aveva continuato a buttar loro addosso cose che esigevano che dimostrassero quelle qualità, in quegli anni.

Qualunque cosa avessero detto, però, di sicuro avrebbe espresso tutto quello che provavano e tutto quello che avevano passato.

Applicò il mascara alle ciglia di Rinoa e si ritrasse per ammirare il suo lavoro.

"Penso che tu sia pronta," disse, togliendo l'asciugamano che aveva protetto il vestito di Rinoa da gocce accidentali di trucco.

L'altra ragazza aprì gli occhi lentamente, come se si fosse addormentata. Fissò Iris come se fosse insicura di chi fosse e di cosa facesse lì. All'improvviso sorrise. "Iris! Grazie! Fammi vedere il risultato," disse alzandosi e voltandosi verso la specchio.

Iris sentì le farfalle ricominciare a svolazzarle nella pancia un po' più freneticamente. Qualcosa decisamente non era a posto.

Con calma, Rinoa si esaminò allo specchio, guardandosi da tutte le angolazioni. Compiaciuta del risultato, sorrise sincera a Iris. "Assolutamente perfetto. C'è solo una cosa che rovina l'effetto!" Parlando, spostò la mano sul Bracciale di Odine.

"No, Rinoa, non farlo!" gridò Iris, lanciandosi verso di lei. Una voce in fondo alla testa le diceva di non fare la cretina; se la Strega voleva essere una Strega il giorno del suo matrimonio, chi era lei per fermarla? Un'altra voce le diceva che una Strega a un matrimonio - anche se era il suo - era una pessima idea.

"Va tutto bene, Iris, lo rimetterò quando tornerò indietro."

"Indietro? Indietro da dove? Ti sposerai tra meno di un'ora! Dove devi andare adesso?" Sapeva che la sua voce era salita fino a uno strillo di panico, anche se non avrebbe saputo dire se fosse per l'idea dei poteri di Rinoa che venivano rilasciati o dall'idea che si perdesse il suo stesso matrimonio.

"Non ci sarà un matrimonio se non ci vado," spiegò Rinoa, la voce ancora calma e pacata. "Devo andare a salvare il mio sposo."

Ora Iris cominciava a dubitare della sanità mentale della ragazza. Salvare lo sposo? Da dove? Dalla sua stanza nella Residenza Caraway?!

Prima che potesse pensare a come ragionare con quella pazza, Quistis si fiondò nella stanza con addosso solo una scarpa; l'altra la teneva in mano. "Cosa sta succedendo?" domandò. "Ho sentito gridare..."

"È Rinoa!" gridò Iris, quasi isterica ormai. "Straparla di qualche stupidaggine su Squall e minaccia di togliersi il Bracciale di Odine e..."

Quistis si voltò verso la Strega con un sopracciglio sollevato. "Senti," disse la sposa, "sto che sta succedendo qualcosa a Squall. Non posso fare niente qui, quindi vado dovunque è lui per portarlo indietro e sposarlo!"

"Come fai a sapere che sta succedendo qualcosa? Pensavo che il Bracciale annullasse il legame Strega-Cavaliere?"

"Lo fa, fino a un certo punto. So che è nei guai, ma non so di che tipo, o dove si trova. Almeno, non lo so adesso. Tolto il Bracciale, però..."

"No!" gridarono nello stesso momento Quistis e Iris, anche se per motivi diversi. La bibliotecaria tacque sotto lo sguardo dell'altra ragazza, e Quistis continuò. "Non c'è bisogno che tu vada da nessuna parte. Seifer ha fatto uno scherzo, ma Squall fondamentalmente sta bene. E Laguna è andato a cercarlo..."

"Laguna?!" interruppe Rinoa. Fissò negli occhi l'amica per un attimo, e poi scoppiarono entrambe a ridere.

"Devo smettere di reagire così," boccheggiò Quistis quando poté parlare di nuovo. "Comunque, è tutto sotto controllo. Non c'è bisogno che tu vada da nessuna parte. Siediti, rilassati e basta..."

Rinoa sospirò ma si risistemò sulla sedia. "Ok, ok, mi fido di te. A proposito; dov'è Selphie?"

*~*~*~*~*

La macchina che Laguna aveva noleggiato arrivò in breve tempo alla Tomba del Re Senza Nome. Era diventata una specie di punto turistico, ultimamente, ma non era mai esattamente piena di visitatori. Quel giorno era deserta, a parte per la scintillante 4x4 nera di Seifer.

Uscì dalla macchina e si diresse all'ingresso della Tomba. Il cortile esterno era vuoto, quindi immaginò che Seifer fosse dentro, da qualche parte, forse per tenere d'occhio Squall. Corse sul pavimento rotto, ma prima di poter entrare nella Tomba stessa, una voce gridò, "fermo lì, vecchio!"

Si voltò e vide Seifer uscire dalla grotta in cui si era nascosto. Laguna maledì la sua disattenzione. Chi avrebbe mai creduto che era stato addestrato come un soldato? Non c'era da meravigliarsi che Quistis cercasse di trattenere le risate quando le aveva annunciato la sua decisione di salvare Squall. Suo figlio probabilmente sarebbe riuscito meglio senza la sua 'assistenza'.

"Allora, cosa ci fai qui?" domandò l'ex Cavaliere.

"Sono venuto per Squall," rispose Laguna il più fermamente possibile.

Il ragazzo rise forte. "Oh, questa è stupenda! Quindi scemo e più scemo sono andati a cercare il vestito, e hanno lasciato te tutto solo ad affrontare i pericoli?"

Ignorando l'insulto implicito, Laguna raddrizzò le spalle e disse, "non sanno che sono qui." Il sorrisetto del ragazzo iniziava a infastidirlo, ma decise di appellarsi al suo buon cuore, comunque. "Senti, Seifer, portiamo indietro Squall e basta, così potrà sposarsi. Lui e Rinoa non ne hanno già passate abbastanza?"

"Oh, sì, ne hanno passate un sacco! Chi sa meglio di me cosa hanno vissuto? Ed ecco perché avrei dovuto essere io il testimone dello sposo! Siamo fratelli, quasi; come minimo Fratelli Cavalieri. Perché mi ha scartato per te? Dov'eri tu mentre lui cresceva all'orfanotrofio? Dove..."

Prima che Laguna potesse anche solo cominciare a rispondere a quelle accuse - non del tutto infondate, doveva ammetterlo - intervenne una terza voce.

"Seifer, basta così!" ordinò Squall. Era appoggiato alla soglia della Tomba, e sbatteva le palpebre per la luce forte del sole. Gli altri due corsero verso di lui, ma lui li fermò con un gesto. Raddrizzandosi, usando il Lionheart per supportare il suo peso, riuscì ad arrivare agli scalini su un lato del cortile, e scese.

"Va meglio," disse. "Ora, Seifer, prima che straparli dei crimini-di-Laguna-contro-Squall, che ne dici se parliamo di te? A che pensavi? Doveva essere uno scherzo su cui avremmo riso per tutti gli anni a venire?!"

Il ragazzo guardò imbronciato per terra. "Volevo salvarti, riportarti al matrimonio. Così avresti dovuto chiedermi di essere il tuo testimone."

"Testimone... oh, Seifer, questa è bella! Come mi avresti salvato? Mi hai messo tu in questa situazione!"

"Beh, sì, ma è troppo tardi per tornare a Deling a piedi, adesso. Hai bisogno che ti ci porti io in macchina."

"Allora ti chiedo di farmi da testimone perché ti sono grato per un passaggio? Mi spogli, mi rapisci, mi droghi... ma mi dimentico tutto perché mi porti indietro in tempo?"

Sempre guardando per terra, Seifer rispose, "beh, se la metti così... ma sai che io te lo chiederò, quando ci sposeremo io e Quistis."

"Senti, Seifer, so che lo farai. E hai ragione - abbiamo vissuto cose che possiamo capire del tutto solo noi. Leonhart e Almasy, Fratelli Cavalieri; capisco. Ma oggi non riguarda me e te, ok? Riguarda me e Rinoa, e rendere il giorno del nostro matrimonio il migliore possibile. Abbiamo tutti e due problemi con i genitori, e usiamo tutti e due questa giornata per risolverli."

Laguna ascoltò senza interrompere. Non pensava di aver mai sentito suo figlio parlare così apertamente o per così tanto tempo, e non voleva rovinare quel momento; e per quanto riguardava la domanda di Seifer di prima, non aveva difese contro i 'problemi con i genitori' di Squall. Ma guardò anche l'altro ragazzo, che cercava di valutare i suoi sentimenti.

Sotto al broncio e alla boria c'era dolore vero, capì. Essere messo da parte per il padre assente di Squall non feriva solo il suo orgoglio di Cavaliere - andava molto più a fondo. Si trovò quasi a comprenderlo e si chiese se doveva dire qualcosa, offrire il suo ruolo di testimone a Seifer, dopo tutto.

Ma sarebbe stato irrispettoso nei confronti di Squall? Dopo tutto, la scelta del testimone era di suo figlio, e lui aveva scelto Laguna.

La sua mente tornò al giorno del suo matrimonio, all'aspetto di Raine, alla sensazione di baciare la sposa. Gli ci vollero un attimo o due per accorgersi che Squall gli stava parlando.

"Papà?! Hey, mi dai un passaggio?"

Il suono di suo figlio che lo chiamava 'papà' gli fece quasi venire un crampo alla gamba, ma si costrinse a stare diritto. "Certo che puoi... figliolo," rispose quasi senza esitazione.

Guardò Seifer, cercando di capire come erano andati gli ultimi secondi di conversazione mentre la sua mente era altrove. La sua espressione suggeriva che erano arrivati a una specie di pace - o almeno a una tregua. Sembrava che le capacità diplomatiche di Squall fossero migliorate, il che poteva solo andar bene per il suo matrimonio. "Ti va bene tornare da solo, Seifer?"

"Sì, sì... sarò proprio dietro di voi."

Annuendo, Laguna si voltò verso Squall, gettandogli un braccio intorno alla vita per aiutarlo ad andare alla macchina.

*~*~*~*~*

Irvine sentì che il viso ansioso di Selphie che spuntava dall'ingresso del passaggio segreto nell'ufficio di Caraway era forse la vista più gradita che avesse mai avuto. Zell avrebbe fatto meglio a muoversi a chiedere a Iris di sposarlo, o l'avrebbe battuto sul tempo.

Buttò il vestito avvolto nella plastica sul divano e si lasciò cadere a sedere lì accanto, seguito subito da Zell. Selphie saltellò eccitata intorno a loro, strillando ogni tanto "booya!".

"È già tornato?" domandò Irvine alla sua ragazza mentre gli saltellava accanto.

"No," ammise lei, fermandosi davanti a lui con una smorfia. "Laguna è andato a cercarlo, però. Lo riporterà qui in tempo."

"Laguna?!" dissero in coro Irvine e Zell prima di scoppiare a ridere.

Selphie batté il piede. "Smettetela, voi due! Siete tutti così ingiusti con il signor Laguna. Era un soldato, sapete?"

Irvine si alzò, asciugandosi gli occhi. "Hai proprio ragione, tesoro. È l'eroe più grande del mondo." Le baciò il naso, facendola sorridere. "Saresti così gentile da chiudere il passaggio? Io e Zell dobbiamo pulirci prima che tornino gli eroi."

Lei annuì e corse al passaggio, chiudendolo con un soddisfacente click. Allontanandosi, comunque, sentì un altro suono che li fece tremare tutti; il suono di tessuto che si strappava. Bloccata, Selphie riuscì solo a sussurrare, "quanto è brutto?"

Irvine capì tutto con uno sguardo. Una lunga striscia della gonna dell'abito di Selphie usciva dalla porta. Quello che rimaneva della gonna faceva un ottimo lavoro nel mostrare la sua gamba sinistra fino al fianco.

"Non penso che sia il look che cercava Rinoa quando ha scelto quei vestiti," commentò.

"Oh, no! Non posso andare al matrimonio così! Rinoa morirà di imbarazzo."

"Quanto è lungo il tuo bouquet?" domandò Zell, fissando pensoso la gamba nuda.

Irvine lo colpì al braccio, in parte perché fissava la gamba della sua ragazza, ma soprattutto perché non era d'aiuto. "Puoi ricucirlo?" domandò, e la risposta fu uno sguardo orripilato.

"Io? Cucire?! Oh, sapevo che sarebbe successo qualcosa del genere. Ho detto a Rin che questo tipo di gonna non era pratica."

"Pratica?" domandò incredulo il suo ragazzo. "Chi disegna abiti da damigella pratici? La maggior parte delle damigelle non passa le giornate a correre nei passaggi segreti, sai?"

"Lo so, ma io non sono la maggior parte delle damigelle. E la situazione di adesso lo dimostra!"

Non c'era davvero risposta a questo, quindi lui cambiò argomento. "Ok, quindi non puoi ricucirlo. E la donna che ha fatto i vestiti? È di Deling, giusto?"

Questa volta ottenne un enorme bacio come premio. "Sei un genio!" gridò lei. "Quistis ha il numero - chiamala."

Contattare Quistis sul cellulare si dimostrò più facile a dirsi che a farsi, comunque, e alla fine dovette andare a cercarla, mentre Zell riportava il vestito di Squall nella sua stanza e andava a fare una doccia, e Selphie si nascose nell'ufficio. Come si aspettava, l'insegnante era nella stanza della sposa, ma fu Iris ad aprire la porta. Sembrava un coniglio spaventato, ma non aveva tempo di chiedersi il perché.

"Ehm, c'è Quistis?" domandò, sapendo che doveva esserci, dato che l'aveva cercata dappertutto.

"Oh, ehm... sì... te la chiamo..."

Ci fu qualche secondo di conversazione nella stanza e poi apparve Quistis, con un'espressione preoccupata. "Cosa c'è? Sarà meglio che sia questione di vita o di morte perché sono occupatissima a impedire a Rinoa di teletrasportarsi alla Tomba..."

"Non faccio nemmeno domande," disse lui stanco, "ma ho appena sentito chiudersi la porta d'ingresso e qualcuno che saliva le scale verso le nostre stanze, quindi penso che sposo e testimone siano tornati."

"Grazie a Hyne! Se hai ragione, ovviamente..."

"Controllerò tra poco, ma prima potresti darmi il numero della sarta?"

"Perché mai...? Che ha fatto Selphie... ripensandoci non dirmelo, faccio venire la sarta e basta."

"Quis, sei un genio. Selphie è nell'ufficio di Caraway. Cercherò di calmare Rinoa e poi mi preparerò."

Bussò alla porta di Rinoa mentre Quistis correva nella sua stanza a cercare il numero. Lo stava già componendo quando ricomparve e corse verso l'ufficio di Caraway. Un attimo dopo, il-coniglio-Iris aprì la porta della sposa.

"Dove sta andando Quis?" domandò, guardando la ragazza che spariva.

"Questione di vita o di morte," rispose il cowboy. "Posso entrare?" domandò.

Rinoa era seduta al centro della stanza, e si faceva girare il Bracciale di Odine intorno al polso.

"Qualcuno per favore può dirmi cosa sta succedendo? Squall è in pericolo, ma Quistis non mi permette di aiutarlo!"

"Squall sta bene, tesoro, davvero."

"Lo sento! Nulla di preciso, ma... è turbato, e... e spaventato! Devo andare da lui!"

"Rinoa, per favore, calmati. È qui, nella sua stanza, a vestirsi mentre parliamo. Certo che è nervoso - sta per sposarsi, no? Ora, tu rilassati ancora qualche minuto, ok? E poi puoi andare all'altare e vederlo tu stessa."

"Ma cosa è successo tutto oggi? E dov'è andata Quis..."

Lui le mise dolcemente un dito sulle labbra. "Ti diremo tutto, promesso. Dopo il matrimonio. Andrà tutto bene. Ok?"

Lei annuì, un po' infelice, ma almeno aveva smesso di giocare con il Bracciale. Lasciandola a Iris, lui corse a prepararsi.

*~*~*~*~*

Rinoa era davanti allo specchio a figura intera, giocherellando con la gonna. "Cade bene, Iris?" domandò forse per la decima volta.

"Sì, Rinoa, è bellissimo!" fu la risposta quasi automatica.

"Quanto manca?"

"Venti secondi meno dell'ultima volta che me l'hai chiesto!"

Si voltò verso la sua damigella, aggrottando leggermente la fronte.

"Oh, mi dispiace, Rin! Non volevo sbottare. È solo..."

La sposa sospirò. "No, Iris, scusami tu. Sono una vera rompiscatole(2), vero?"

"Oh, non direi così..."

"Non c'è bisogno che tu lo dica; so che mi sto comportando male. Se Quistis fosse qui... dov'è Quis, comunque? E anche Selphie, se è per quello. Non la vedo da quando si è fatta pettinare."

"Io... sono sicura che saranno qui a momenti..."

In quel momento, la porta si aprì e il Colonnello Caraway entrò seguito da Quistis e Selphie.

"Non bussi mai?" sbottò la sposa, con il nervosismo che le riportava un po' del suo vecchio astio per il padre.

"Oh, ehm... certo..." borbottò il Colonnello.

"Gli ho detto io che poteva," disse Quistis scuotendo la testa. "Ti sei vestita secoli fa, quindi non fare tutta la sostenuta!"

"Scusa, papà," borbottò Rinoa guardandosi i piedi.

Il Colonnello Caraway rise. "Oh, non importa. Diamo inizio allo spettacolo, eh? C'è un uomo molto nervoso che ti aspetta in giardino."

"È qui!"

"Beh, certo che sì. Dove ti aspettavi che fosse, oggi?"

"Oh, non importa! Diamo... inizio allo spettacolo, allora!"

Gli prese il braccio e le tre ragazze si sistemarono dietro di lei, con Selphie in mezzo e lontana dagli occhi di Rinoa il più possibile, perché non notasse la differenza nella gonna.

Alla porta finestra che portava in giardino, Rinoa si fermò per tirare un'ultima volta la gonna, per stringere un po' di più il bouquet. Poteva vedere il suo Cavaliere che la aspettava all'altare. Un raggio di sole si rifletté sui suoi gemelli, e per un attimo le sembrò che fosse un Cavaliere delle favole, con l'armatura scintillante. Il momento passò, ma il sentimento rimase. Questa era la sua favola, il suo per sempre felici e contenti.

Fece un passo avanti, il primo passo verso il resto della sua vita.

*~*~*~*~*

Squall era in piedi davanti all'assemblea, ad armeggiare con i gemelli. "Adesso quanto manca?" chiese al suo testimone.

"Dovevamo cominciare tre minuti fa," rispose Laguna. "La sposa deve tardare, sai?"

"Sì, lo so..."

Proprio allora, il pianista cominciò a suonare la marcia nuziale e tutti si alzarono.

Squall si voltò e gli si mozzò il respiro. Una visione fluttuava verso di lui, una visione così bella che per un attimo fu certo di sognare. Il momento passò, ma il sentimento rimase. Poteva non essere un Cavaliere da favola, ma era un Cavaliere per la Strega che camminava verso di lui.

Fece un passo avanti per incontrarla, unendo la mano e il cuore al suo, per sempre.

*

Note al testo
(1) Semplice invitato: qui c'è un problema "culturale", nel senso che in America gli sposi hanno un seguito di amici, che sono le "bridesmaids" per le donne, ovvero le damigelle, e i "groomsmen" per gli uomini, parola che non ha un vero corrispettivo in italiano. Damigelle e groomsmen possono essere in numero variabile a seconda degli sposi, e tra questi due gruppi ci sono i testimoni. Il testimone dello sposo in particolare si chiama "best man". Non avendo in Italia - o almeno nella mia zona! XD - la tradizione dei groomsmen, ho scelto di indicare Laguna come testimone dello sposo - cosa che in effetti è - e Seifer come semplice invitato, anche se nella storia è indicato come groomsman. Se qualcuno di voi ha un'idea migliore, me la faccia pure avere :)
(2) Rompiscatole: nel testo originale Rinoa si definisce come una Bridezilla, fusione di Bride (sposa) e la parte finale di Godzilla... questo vi fa capire il significato della parola XD Sarebbe comunque la sposa che cerca di controllare tutto rompendo spesso le scatole a chiunque più del dovuto, e quindi ho scelto la parola rompiscatole, dato che Bridezilla non è un termine diffuso da noi, e Sposazilla mi pareva davvero bruttissimo.

*****
Nota della traduttrice: come sempre, grazie a Little Rinoa per il betareading e ogni commento sarà tradotto e inoltrato all'autrice. Eventuali risposte alle recensioni saranno tradotte e inserite dove possibile come risposta nei vari siti.
Inoltre, piccolo momento di "promozione" personale: ho aperto anche una pagina Facebook mia, dove segnalo gli aggiornamenti delle traduzioni - tutte, anche di altri fandom - e delle mie storie (i cui aggiornamenti sono più rari, ma vabbè...): la pagina è questa :)
E... pochi giorni fa è stato aperto un archivio dedicato esclusivamente a Final Fantasy, Kingdom Hearts e Dissidia! Non è ancora del tutto completato e mancano i personaggi delle ultime categorie, ma intanto potete cominciare a iscrivervi e postare! Lo trovare qui: FF Archive.
Alla prossima! - Alessia Heartilly

Questa storia è archiviata su http://aleheartilly.altervista.org/stella/viewstory.php?sid=258