Commenti per Distanze
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Recensione di DefenderX Anonimo starstarstarstar [Denuncia] Data: 31/03/09 - 03:19 pm Titolo: Distanze
Recensione pubblicata su www.criticoni.net. Storia partecipante alla IV Disfida, il voto che apporta alla sua media-squadra è 7.33.

Artemisia89 Il motivo per cui il voto è tanto basso consiste nella forma: i problemi con la consecutio temporum sono assolutamente evidenti, impossibile non notarli: molte frasi contengono verbi che, al loro interno, non si accordano. Ho trovato pessima la scelta di alcuni connettivi e di alcuni avverbi ad inizio frase che oltre ad essere inadatti, sono stati usati più di una volta, vedi alla voce comunque. Lo stile è buono, per quanto avrei preferito scelte grafiche diverse con un maggior uso del corsivo per facilitare, se non i flashback, almeno alcuni particolari o riflessioni all’interno del lavoro. L’idea di per sé è abbastanza banale, ma è sviluppata in una maniera accattivante, con l’ossessività tipica che è indice di storie complesse. Il personaggio maschile, filtrato attraverso gli occhi del’io narrante, risulta essere poco delineato (a mio giudizio i pochi, seppur salienti particolari narratici, non fanno abbastanza). L’originalità della storia sta, almeno in parte, nel tema della distanza. L’autore ha cercato di evitare sdolcinatezze, quasi riuscendoci. In definitiva, una storia semplice, raccontata con un punto di vista mediamente profondo, ma dalla forma un po' carente.

Black Friday Un breve pezzo basato sulla reiterazione, in cui la voce narrante analizza la propria situazione sentimentale, concentrandosi sulle distanze, le differenze. In uno stile pulito, che si traveste di colloquiale, l'autrice sottolinea l'importanza del 'venirsi incontro', del capire cosa c'è da smussare in entrambi i partner rendere una relazione funzionante. Da inguaribili romantici il paragone che è stato fatto con i prompt vaniglia e cioccolato.

Melanto Ammetto di averla dovuta leggere un paio di volte, perché la prima impressione non era propriamente positiva.
Ovviamente non per la trama, ma per come è esposta: l'ho trovata troppo frammentata, in alcuni passaggi ripetitiva (soprattutto all'inizio) e l'inserimento del prompt 'Vaniglia/Cioccolato' troppo forzato e visto che è un testo decisamente breve... al primo assaggio mi ha lasciato l'amaro in bocca, proprio come un pezzo di cioccolata fondente.
Al secondo tentativo, certe impressioni non sono cambiate, ma certe altre sono divenute più piacevoli.
La prima parte presenta un ridondanza tra dita/braccia che inceppa la lettura, più un 'chiusi' mancante riferito agli occhi.
Poi, quello stacco netto tra le impressioni che la protagonista fa in merito al suo lui, prima di ritornare bruscamente a parlare del sogno, o quando introduce la sua avversione per la vaniglia fanno un po' storcere il naso, apparendo troppo forzate, e tolgono fluidità al testo.
Nella seconda parte, invece, qualcosa sembra cambiare e la storia acquisisce quella piacevolezza che manca all'inizio. Si appropria di un ritmo definito e lo mantiene fino all'ultima parola.
Bello il passaggio che segna la consapevolezza del personaggio protagonista al suo essere come la vaniglia, alla comprensione delle 'distanze' che segnano il rapporto con il suo lui, e bello anche il finale, con il riutilizzo della frase-prompt piazzato ad hoc.
Peccato per l'inizio, davvero un peccato.



Da parte mia: potranno esserci anche mille errori di forma (ci sono, ci saranno, mboh), ma ha dei sentimenti cosė vividi e un finale tanto romantico e strepitoso da far venire le lacrime agli occhi.
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